Le disposizioni di legge approvate nel corso degli ultimi anni hanno introdotto interessanti misure per incentivare l’installazione di sistemi di sicurezza e di risparmio energetico all’interno di case e aziende. In particolare, con il Decreto Sviluppo approvato nel mese di dicembre 2013 e successivamente rinnovato, è stato previsto un bonus fiscale del 50% per le ristrutturazioni edilizie, con la possibilità di usufruire di iva agevolata al 10%.
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Le ristrutturazioni che consentono di beneficiare dello sconto fino al 50% sull’Irpef e che riguardano la sicurezza della casa sono:
- Installazione di cancelli e porte blindate
- Grate sulle finestre, nuove installazioni o loro sostituzione
- Rafforzamenti, sostituzione o installazioni di cancellate o recinzioni negli edifici
- Nuove installazioni o sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci, spioncini
- Installazione di rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti
- Installazione di serrande (nuove installazioni o sostituzioni)
- Installazione di tapparelle metalliche con bloccaggi (nuove installazioni o sostituzioni)
- Vetri antisfondamento
- Casseforti a muro
- Fotocamere o cineprese collegati con centri di vigilanza privati
- Apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto e relative centraline
L’acquisto di un sistema di allarme e/o antifurto rientra per legge nelle ristrutturazioni edilizie che dall’1 gennaio 2012 godono della detrazione fiscale.
Si tratta di una novità di grande interesse per i sistemi di sicurezza, considerato che la legge agevola espressamente gli interventi sugli immobili residenziali “relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi” sulle singole unità abitative. Le operazioni per usufruire del bonus fiscale sono state anche semplificate con l’introduzione del nuovo decreto come segue:
- abolizione dell’obbligo di invio della comunicazione di inizio lavori al Centro operativo di Pescara
- riduzione della percentuale (dal 10 al 4%) della ritenuta d’acconto sui bonifici che banche e Poste hanno l’obbligo di operare
- eliminazione dell’obbligo di indicare il costo della manodopera, in maniera distinta, nella fattura emessa dall’impresa che esegue i lavori
- obbligo per tutti i contribuenti di ripartire l’importo detraibile in 10 quote annuali.
In definitiva, per poter usufruire della detrazione è sufficiente che le spese detraibili siano pagate solo ed esclusivamente tramite bonifico bancario per ristrutturazione da cui risulti la causale del versamento, il codice fiscale del soggetto committente e la partita Iva del beneficiario del pagamento.
I beneficiari della detrazione devono conservare, oltre alla ricevuta del bonifico, la fattura relativa alle spese sostenute per la realizzazione degli interventi a loro intestati e sono tenuti ad indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell’immobile e tutti gli estremi richiesti per il controllo delle detrazioni. La stessa legge consente di usufruire di IVA agevolata al 10% per un importo da calcolare di volta in volta, dipendente dai costi di manodopera. Acquistare il solo materiale e non la manodopera, significa non poter accedere a questo beneficio.
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